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Linuxshell
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FAQ
SUL SOFTWARE LIBERO |
Risposta |
· Cosa
significa Open Source/Free Software/Software Libero?
Software Libero (in inglese Free Software) e Open
Source sono espressioni che indicano un software rilasciato con
un particolare tipo di licenza che concede all'utente una serie
di libertà, prime fra tutte quelle di visionare e modificare
il codice alla base del programma, meglio detto “codice sorgente”,
ovvero quel codice in cui le istruzioni che il programma dovrà
eseguire sono elencate e definite in un linguaggio comprensibile
dall'uomo e accompagnate da ulteriori commenti.
Sebbene vi siano differenze significative tra Free Software e Open
Source Software, l'idea di fondo di entrambi è che, essendo
disponibile all'utente l'accesso al codice sorgente, chiunque ha
la possibilità di contribuire liberamente al programma, personalizzandolo
e migliorandolo: il principio base di questa filosofia consiste
infatti nella considerazione che grazie alla collaborazione libera
e spontanea tra una comunità più vasta di utenti e
programmatori, un programma può raggiungere un grado di funzionalità
molto più elevato e completo rispetto ad un altro elaborato
da un singolo gruppo chiuso di programmatori (tipicamente interni
ad un'azienda) .
La Free Software Foundation e la Open Source Initiative sono espressione
rispettivamente di due movimenti che hanno fini comuni ma motivazioni
molto differenti: la FSF sostiene, con argomentazioni etiche, filosofiche
e culturali, che il software, come espressione del libero pensiero,
debba essere a disposizione di tutti al pari di qualsiasi conoscenza,
scienza e disciplina; il movimento Open Source nasce invece con
l'intento più pragmatico di agevolare l'uso e l'adozione
di questo tipo di software da parte delle aziende, sulla base di
motivazioni più strettamente tecnico-economiche e quindi
con chiari obiettivi di sviluppo economico e commerciale.
Il software per la navigazione Internet (browser) Mozilla Firefox
è un esempio di Software Free/Open Source: sviluppato e mantenuto
da centinaia di collaboratori, è distribuito liberamente
su Internet e la sua licenza di distribuzione (Mozilla Public License)
lo rende compatibile sia con i criteri della Free Software Foundation
sia con quelli della Open Source Initiative.
Free Software Foundation
Open Source
Initiative
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|
· Cosa
indicano i termini “software proprietario”, Open Source, Free Software,
Freeware, Shareware, etc.?
Per comprendere le differenti terminologie utilizzate,
bisogna fare innanzitutto una distinzione tra la politica commerciale
scelta dall'azienda o dal programmatore che ha sviluppato il software
- e che decide di venderlo o di metterlo gratuitamente a disposizione
degli utenti- e le modalità con cui questo software viene
distribuito. Tali modalità – che sono contenute nella
licenza (copyright) che l'utente deve accettare prima di installare
il pacchetto software - ci dicono se il software viene distribuito
in modalità “aperta” oppure “proprietaria”,
indicandoci quindi le possibilità a noi concesse dal software
che abbiamo appena comprato o scaricato gratuitamente da Internet.
Nel caso più comune di un qualsiasi software proprietario
usufruiremmo ad esempio della possibilità di installarlo
ed eseguirlo, tuttavia non disporremmo della possibilità
di copiarlo, modificarlo, studiarlo, ed eventualmente ridistribuirlo.
In conclusione non esiste alcuna relazione tra il fatto che un software
sia gratuito o a pagamento e il fatto che il codice sorgente sia
reso pubblico e disponibile o meno.
Software proprietario: il software proprietario
viene fornito all'utente solo nel cosiddetto formato “eseguibile”,
che può essere cioè riconosciuto e “letto”
solo da un computer (“codice oggetto” o “binario”).
Il codice sorgente del programma non viene quindi reso disponibile,
per cui acquistando tale software, l'utente in realtà acquisisce,
nella stragrande maggioranza dei casi dietro pagamento di somme
di denaro anche cospicue, solo una “licenza d'uso” alquanto
restrittiva, i cui termini, ad esempio, solitamente impediscono
la copia del software e il suo utilizzo da parte anche dello stesso
utente, ma su computer differenti.
Open Source/Free Software: in genere i due termini
possono essere associati in quanto le diverse licenze d'uso con
cui tale software viene rilasciato – distribuito – sono
accomunate dal fatto che concedono all'utente la possibilità
di accesso al codice sorgente (da cui il termine Open Source, in
italiano Codice Sorgente Aperto). In generale, con tale modalità
di distribuzione del software, non solo si ha la possibilità
di vedere il codice sorgente alla base del programma stesso, ma
si ha anche la libertà di modificarlo, copiarlo e distribuirlo
liberamente. Di conseguenza, un programma libero può essere
utilizzato per gli scopi più diversi, incluso quello commerciale.
Freeware: letteralmente 'Programma Gratuito'. A
differenza del software Open Source, il codice sorgente del programma
non è pubblico né disponibile. Il programma può essere
comunque utilizzato gratuitamente dagli utenti ma vi possono essere
restrizioni nel caso in cui gli utilizzatori decidano di servirsene
per scopi commerciali. Ad esempio se un cittadino privato o un ente
non profit scaricasse ed utilizzasse un software antivirus, non
devrebbe pagare nulla; se fosse invece un piccolo Internet Service
Provider a decidere di installarlo per proteggere i propri server
e le caselle di posta dei propri utenti, costui dovrebbe acquistare
obbligatoriamente la versione a pagamento.
Adware: possiamo tradurre questo termine con l'espressione
'Programma Sponsorizzato dalla pubblicità'. Tali software
sono distribuiti gratuitamente ma, , per essere utilizzati, richiedono
all'utente la visione di messaggi pubblicitari, ad esempio banner.
Shareware: si tratta di un programma che è
possibile utilizzare soltanto per un periodo di tempo determinato,
al termine del quale è necessario registrarsi, altrimenti
il programma stesso smette di funzionare. In genere il costo per
la registrazione di un programma shareware si aggira intorno ai
30-40 Euro, tuttavia alcuni di questi programmi continuano a funzionare
anche nel caso in cui l'utente decida di non pagare il costo di
registrazione, però con alcune funzionalità disabilitate.
Cfr. www.gnu.org/philosophy/categories.it.html
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· Cos'é
Linux?
Linux è il nucleo centrale (in termini tecnici
denominato kernel) di un sistema operativo libero e aperto il cui
nome completo è in realtà GNU/Linux.
Il sistema operativo è quel complesso insieme di software
che permette ad un computer di far funzionare periferiche e programmi
applicativi e di farli comunicare tra di loro: tra i sistemi operativi
proprietari più conosciuti possiamo citare Windows XP e Windows
2003 Server , oppure UNIX o Mac OS.
Linux prende il suo nome dal ricercatore e programmatore finlandese
Linus Torvalds, il quale, nel 1991, lanciò su Internet
l'idea di realizzare un sistema operativo basato sui sistemi Unix
ma alternativo alle sue versioni proprietarie allora maggiormente
utilizzate nei laboratori di ricerca – troppo “pesanti”
e troppo costose –, coinvolgendo in breve tempo migliaia di
sviluppatori e semplici appassionati di tutto il mondo. Il nuovo
sistema operativo libero andò via via prendendo forma sulla
base di una mole di programmi e moduli software realizzati fino
a quel momento nell'ambito del progetto GNU (Gnu'sNotUnix) della
Free Software Foundation. Nel 1984 il suo fondatore e animatore,
l'ex ricercatore dell'MIT di Boston, Richard Stallman, di fronte
alla progressiva chiusura del software da parte delle grandi compagnie
commerciali - che impediva di fatto quella che era stata fino ad
allora una normale pratica di collaborazione tra i ricercatori e
tra i programmatori informatici - aveva lanciato nella comunità
degli sviluppatori l'analoga idea di realizzare un sistema operativo
Unix based libero. Fino all'avvento del kernel Linux, al progetto
GNU mancava proprio il nucleo centrale del sistema operativo. Solo
dall'integrazione di questi due progetti (GNU e Linux) è
nato dunque un sistema operativo completo e libero, appunto GNU/Linux,
che, per semplicità, viene comunemente indicato con il termine
Linux.
La mascotte e il logo di Linux è un pinguino di nome Tux.
Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Linux
GNU Italian Linux Society
GNU
Italian Linux
Society
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|
· Il
sistema operativo Linux é adatto ai soli esperti?
Inizialmente Linux era considerato un sistema operativo
molto efficiente ed efficace per le applicazioni più avanzate,
e, di fatto, era destinato ad utenti avanzati e ad esperti informatici.
Tuttavia gli sforzi fatti negli ultimi dieci anni per rendere più
semplice la sua installazione ed il suo utilizzo, hanno portato
ad un sistema operativo maturo e “amichevole”, accompagnato
da interfacce grafiche accessibili e comprensibili da qualsiasi
utente dotato di conoscenze informatiche di base . Ne consegue che
un utente abituato ad utilizzare i più comuni software “proprietari”
- ad esempio per navigare in Internet, gestire la posta elettronica,
lavorare su documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni
– può affidarsi tranquillamente a programmi Open Source
poiché questi sono equivalenti a quelli Windows e risultano altrettanto
semplici da usare grazie a interfacce grafiche, comandi e funzioni
molto simili, o in ogni caso facilmente intuibili: tra questi programmi,
Mozilla Firefox, Mozilla Thunderbird e la suite OpenOffice.
In effetti, le versioni più recenti del sistema operativo
Linux ne consentono oramai un utilizzo “amichevole”
grazie al sistema di finestre, icone e menù del tutto analogo
a quello di Windows.
Oltre a questa modalità Linux consente un accesso al sistema
più diretto e mirato attraverso la cosiddetta “linea
di comando” (detta anche terminale o shell), il cui aspetto
è simile, per intenderci, al vecchio DOS (le cui funzionalità
di base sono peraltro presenti anche nelle più recenti versioni
di Windows).
Il livello e la libertà di interazione con il sistema garantito
dalla linea di comando è in realtà uno dei punti di
forza di Linux: tale linea consente infatti agli utenti più
esperti di gestire operazioni complesse in modo efficace, evitando
così che le risorse di calcolo vengano impiegate per far
girare interfacce grafiche pesanti e superflue.
Per l' utente che vuole invece utilizzare il proprio computer semplicemente
come una normale postazione di lavoro, i comandi testuali sono quasi
del tutto superflui.
In ogni caso, tutto il Software Libero e Open Source è accompagnato
da un'adeguata documentazione specifica - how-to e manuali - in
grado di guidare l'utente inesperto anche attraverso i compiti e
le funzioni apparentemente più complesse. A ciò bisogna
poi aggiungere l'esistenza di una vasta comunità non solo
di sviluppatori, ma anche di utenti del software libero, che, condividendo
i valori fondanti della condivisione e della collaborazione, usufruiscono
anche della possibilità di chiedere in qualsiasi momento
aiuto e consiglio: una semplice ricerca su Google, nelle migliaia
di forum dedicati all'argomento, può risolvere in breve tempo
il 99% delle difficoltà cui può andare incontro un
neofita di Linux.
Cfr. http://www.linux.org
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· Cosa
sono le distribuzioni Linux?
Il sistema operativo GNU/Linux viene diffuso attraverso
un'ampia gamma di distribuzioni realizzate da comunità di
sviluppatori o da società commerciali: esse non sono altro
che differenti insiemi di software applicativi e di gestione, che
ruotano intorno ad un cuore comune costituito dal kernel e da alcuni
pacchetti di base. Tali distribuzioni si caratterizzano e si differenziano
fra loro per alcuni aspetti: sono adattate alle differenti piattaforme
hardware, sono presentate in una veste grafica riconoscibile e accattivante,
possono essere destinate a specifiche esigenze d'uso, possono essere
accompagnate da servizi complementari (assistenza, tutoraggio, aggiornamento,
ecc.).
Le distribuzioni più diffuse in ambito desktop sono Fedora,
Mandriva, Debian, Ubuntu, Suse, Mepis e Gentoo. Esistono anche delle
distribuzioni eseguibili direttamente da CD, che non necessitano
quindi di nessuna installazione sul proprio hard disk, come ad esempio
Knoppix e altre distribuzioni derivate chiamate “distribuzioni
live".
In conclusione, a differenza di quanto succede con Windows XP, l'
utente che si procura ed installa una distribuzione di Linux, troverà
installato sul proprio computer non solo il sistema operativo ma
tanti altri programmi per l'office automation, la navigazione in
Internet, la masterizzazione, fino ad arrivare a tutti i programmi
per fare funzionare il proprio computer come un server di rete e
di Internet.
Cfr. http://www.linux.org
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· Si
possono usare programmi di Windows avendo Linux come sistema operativo?
Un programma che si installa e funziona con Windows
non si può installare su Linux e viceversa: i due sistemi
operativi possono convivere sullo stesso PC ma in due partizioni
differenti di uno stesso hard disk. Un utente che ha Linux come
sistema operativo può vedere i file, i documenti e tutto
il contenuto del disco Windows: ad esempio, tramite il programma
OpenOffice.org.
, un utente può leggere e scrivere un documento Word archiviato
con Windows; al contrario, Windows non garantisce la piena compatibilità
con Linux e quindi dalla partizione Windows non è possibile
leggere e scrivere la partizione Linux e il suo contenuto.
Esistono poi dei cosiddetti “programmi emulatori” che
riproducono per Linux il funzionamento e le caratteristiche di un
sistema operativo Windows, permettendo pertanto di far funzionare
con Linux gli stessi programmi che funzionano con Windows. Tale
soluzione non è però banale e la sua efficacia è
ancora subordinata all'hardware specifico in uso e al programma
da far girare.
In conclusione, la soluzione ottimale è certamente duplice:
da un lato è consigliabile adoperare le versioni per Linux
dei programmi che si utilizzano con Windows (molti programmi di
comune utilizzo hanno infatti le relative versioni per Linux); dall'altro
è altrettanto consigliabile reperire i programmi equivalenti
che svolgano sotto Linux le stesse funzioni dei programmi che girano
sotto Windows: ad esempio, al posto di AutoCAD (Windows), si può
usare Easy CAD (Linux) , o ancora, al posto di Photoshop (Windows),
si può usare GIMP (Linux) .
Cfr http://www.linuxrsp.ru/win-lin-soft/index-italian.html
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· Esiste
il pacchetto Microsoft Office per Linux?
No, Microsoft ha finora dichiarato che non intende
rilasciare una versione di Office per Linux. Come già detto
precedentemente, questo inconveniente può essere ovviato
grazie al programma equivalente OpenOffice.org, gratuito e disponibile
sia per Windows che per Linux.
Cfr. http://it.openoffice.org/
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· Ci
sono virus su Linux? Quanto è sicuro?
Al momento attuale esistono pochissimi virus per
Linux, si parla di poche decine contro le migliaia che invece aggrediscono
le postazioni Windows. Con questo non si può affermare che
Linux sia esente da virus, ma si può certamente dire che
finora si è mostrato molto più immune rispetto ad
altri sistemi operativi più popolari.
Secondo la popolare rivista americana PC Magazine alcuni studi indipendenti
dimostrano che sistemi Linux possono restare in Internet per mesi
prima di essere violati, mentre una macchina Internet con sistemi
Windows ha un tempo di sopravvivenza di poche ore.
Cfr. http://www.pcmag.com/article2/0,1895,1813953,00.asp
Questo non è dovuto semplicemente al fatto che, essendo meno
diffuso, c'è anche meno gente che si cimenta a scrivere virus
per esso: Linux, come Unix, è progettato come "sistema
sicuro", nel senso che al suo interno esistono protezioni a
diverso livello: ad esempio, il normale utente non può eseguire
comandi che possono compromettere i file di altri utenti e il sistema
operativo.
Inoltre, sebbene sembri paradossale, il fatto che Linux sia Open
Source rappresenta una grossa garanzia di sicurezza per diverse
ragioni:
- innanzitutto chi pubblica un codice aperto sta molto più
attento a cosa scrive rispetto a chi vende soltanto la scatola nera
dell'eseguibile, in quanto il programma è ispezionabile da
migliaia di esperti programmatori, e, di conseguenza, l'autore del
codice rischia la reputazione se tale codice non è ben strutturato,
pulito e, a suo modo, elegante;
- in secondo luogo, la comunità dei programmatori Open Source
è molto collaborativa e se qualcuno trova un punto debole
nel programma, si affretta a segnalarlo o addirittura a riscrivere
la parte di programma in questione, la quale sarà implementata
nella nuova versione ufficiale solo dopo essere stata controllata
e testata da altri programmatori.
A dimostrazione
di questo fatto molti governi e società governative preferiscono
utilizzare software Open Source piuttosto che software proprietari
di cui non conoscono e non possono conoscere tutti i contenuti e
le funzionalità.
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· E'
vero che il Software libero e Open source è gratuito?
Non sempre un software libero e aperto è
anche gratuito, tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi,
è proprio così, soprattutto per quanto riguarda i
software applicativi, ovvero quei software standard che non richiedono
particolari personalizzazioni, come ad esempio Firefox o OpenOffice:
questi si possono tranquillamente scaricare da Internet o trovare,
come succede ormai sempre più di frequente, all'interno di
DVD e CD inclusi nelle riviste informatiche in edicola.
Ad esempio la rivista PC Magazine nel numero di Giugno 2006 aveva
un inserto speciale dal titolo “100 programmi open source
per Windows”. Il progetto The
Open CD (e la sua versione
italiana, curata dagli studenti del Politecnico di Torino) offre
la possibilità di scaricare liberamente e masterizzare su
cd una ricca e aggiornata raccolta di programmi liberi e Open Source
destinati a girare su sistemi operativi Windows. Esistono poi delle
imprese che, per accogliere le richieste del mercato, offrono dei
DVD a pagamento per cui il cliente non paga il software ma soltanto
i servizi ad esso connessi, come l'assistenza, la documentazione,
gli aggiornamenti gratuiti, la formazione. Quando ad esempio una
grande azienda decide di passare a Linux e all'Open Source si può
rivolgere a multinazionali come Suse o Red Hat, che offrono soluzioni
a pagamento per tutti i servizi connessi e sono quotate in borsa
per milioni di dollari. In termini di prezzo, comunque, una distribuzione
a pagamento di Linux, completa di tutti i pacchetti per una postazione
di lavoro o per un server, ha dei prezzi estremamente inferiori
rispetto all'equivalente software proprietario.
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· Che
garanzie di qualità può dare un software gratuito?
La maturità e la qualità del software
Free e Open Source è ormai un dato di fatto riconosciuto
dalla stessa concorrenza “proprietaria”. Alcuni semplici
dati possono confermare la qualità, l'affidabilità
e la sicurezza di questo modello di sviluppo e dei relativi prodotti:
il miglior software del 2005 secondo la rivista PC WORLD è
Firefox, prodotto Open Source.
Cfr. “The 100 Best products of 2005” http://www.mozilla.com/press/awards.html
Quasi il 70% dei siti Internet funziona grazie ad Apache, server
WEB Open Source.
Secondo un'indagine della IDABC (Interoperable Delivery of European
eGovernment Services to Public Administrations, Businesses and Citizens)
quasi il 50% della Pubblica Amministrazione Europea già usa
software Open Source.
Cfr. http://ec.europa.eu/idabc/en/document/2623/5585#study
Infine la società americana Gartner Groups, leader nella
consulenza per il mondo ICT, afferma, tramite il suo vicepresidente,
che i prodotti open source sono ormai maturi per il mercato, e che
il futuro vedrà delle piattaforme miste con software proprietario
e aperto insieme.
Cfr. http://www.zdnetasia.com/news/software/0,39044164,39370590,00.htm
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|
· Cosa
comporta per una piccola/media impresa il passaggio al Software Libero?
Esistono grandi discussioni sul fatto che la migrazione
al software libero e aperto non sia poi così “indolore”
da un punto di vista economico per un'impresa. I difensori del software
proprietario sostengono che l'analisi approfondita del Total Cost
of Ownership - cioè la spesa che un'impresa deve sostenere
per installare, gestire, utilizzare e manutenere la propria rete
informatica - dimostra che la migrazione è costosa e inefficiente;
allo stesso tempo però i sostenitori del software libero
presentano indagini che evidenziano l'esatto contrario. In realtà
queste analisi si riferiscono di solito alle strutture informatiche
delle grandi organizzazioni.
Se si considerano invece le Piccole e Medie Imprese
(PMI), si possono ipotizzare due scenari alternativi
di passaggio da software proprietario a Software libero e open source:
1. Approccio parziale: utilizzo di programmi applicativi Open Source
su una piattaforma Windows
2. Approccio totale: utilizzo di programmi applicativi Open Source
su piattaforma Linux.
1. Approccio parziale : In tale scenario sono soltanto gli
applicativi necessari all'interno dell'azienda ad essere sostituiti
da software Open Source, e non tutto il sistema operativo; infatti,
la maggior parte del software di uso comune all'interno di un'azienda
presenta degli equivalenti open source adattati per girare anche
su piattaforme proprietarie (in particolare Windows e MacOS).
Qui di seguito vengono presentati a titolo esemplificativo alcuni
prodotti Open Source che potrebbero soddisfare le esigenze di base
di una PMI :
- Pacchetto di office automation: OpenOffice.org
- Internet: Mozilla Firefox
- Posta elettronica: Mozilla Thunderbird
- Grafica: Gimp
- Multimedia: VLC player
Esiste in realtà un grandissimo numero di programmi Open
source per le applicazioni più disparate, dalla sicurezza
informatica (firewall e antivirus) agli strumenti di amministrazione
di sistemi e reti informatiche, dalla gestione di databases all'editing
di pagine web, dal CAD alla modellazione 3D all'editing audio e
video alla telefonia su Internet , etc.
I costi delle licenze
La stragrande maggioranza dei programmi Open Source (e tutti quelli
sopra indicati) sono gratuiti e liberamente scaricabili da Internet.
Se da un lato ciò consente un notevole risparmio sui costi
delle licenze dei principali pacchetti applicativi (ad esempio Microsoft
Office o AutoCAD), dall'altro in questo approccio rimangono naturalmente
invariati i costi associati con il sistema operativo.
Il costo di formazione
Un utente che abbia già delle buone basi informatiche - che
sappia cioè usare correttamente un word editor, come Word
di Microsoft Office, oppure un foglio di calcolo come Excel - non
ha bisogno di formazione supplementare di fronte alla suite di OpenOffice,
in quanto i programmi equivalenti come Writer e Calc hanno comandi
e menù del tutto identici. Per gli altri programmi valgono
considerazioni analoghe.
Compatibilità con i formati dei documenti prodotti con software
proprietario
Mentre tutti i programmi Open Source garantiscono piena interoperabilità
e compatibilità con i formati del software proprietario,
non è sempre vero il contrario. Ad esempio, un utente che
lavora con la suite OpenOffice di Linux, può sia aprire documenti
prodotti con la suite di Microsoft Office, sia salvare i documenti
nei formati di Microsoft Office. Di conseguenza non vi sarà
alcun problema di scambio di files fra utenti che usano i due sistemi
operativi
2.Approccio totale:In questo scenario tutto il software proprietario
installato sui computer aziendali, stazioni di lavoro e server,
viene sostituito da software libero e open source, a partire proprio
dal sistema operativo. Tutti i programmi citati nella sezione precedente
hanno naturalmente anche delle versioni per piattaforma Linux, per
cui la migrazione risulta estremamente semplificata, soprattutto
se già sì è acquisita familiarità con
essi attraverso l'approccio parziale.
I costi delle licenze
Come già detto, il sistema operativo Linux è distribuito
gratuitamente. Esistono tuttavia delle aziende come Suse e Red Hat
che offrono delle versioni a pagamento accompagnate da manualistiche,
servizi di assistenza e di call center, contratti di manutenzione
e aggiornamento. In generale, una distribuzione gratuita scaricata
da Internet o allegata ad una rivista informatica di settore è
più che sufficiente alle necessità di una PMI, e,
inoltre, tutti gli aggiornamenti che si possono fare grazie ad Internet,
sono anch'essi gratuiti. Di conseguenza, il risparmio legato alla
scelta di applicazioni open source piuttosto che proprietarie, si
aggiunge ad un risparmio ancora maggiore relativo ai costi delle
licenze del sistema operativo.
Il costo della formazione
Avendo a che fare con un sistema operativo diverso, generalmente
è sufficiente dedicare qualche ora - mediamente una decina
- per imparare le differenze tra le piattaforme Linux e Windows.
Compatibilità con i formati dei documenti prodotti con
software proprietario
Come nello scenario precedente, è garantita anche in questo
caso la piena compatibilità dei formati. L'accessibilità
ai file non dipende infatti dal sistema operativo utilizzato ma
dai programmi che li interpretano, in questo caso OpenOffice.
Cfr. http://www.linux.org
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|
· Quanto
sono usati Linux e il software libero e open source nel mondo?
Trattandosi di un sistema libero, non è
facile effettuare una stima reale del numero di utenti, organizzazioni
ed enti che utilizzano Linux nel mondo. Si parla comunque di parecchie
decine di milioni di utenze, e tutti gli esperti del settore indicano
delle stime di crescita in rapido aumento.
Il giro di affari legato al software Open Source è cresciuto
di dieci volte tra il 2001 e il 2004. Molte le aziende, informatiche
e non, che in tutto il mondo si rivolgono ormai a sistemi e programmi
liberi. Molte anche le società leader dell'informatica (IBM,
Hp/Compaq, Sun, Dell, tra le altre) che si stanno proponendo al
mercato in qualità di distributori e specialisti Linux. Apache,
un software Open Source di base per la gestione avanzata di siti
web (web server), guida ormai il mercato con una penetrazione del
70% dei server a livello globale, e percentuali analoghe per quelli
della Pubblica Amministrazione. Inoltre, grazie alle sue caratteristiche
di economicità e trasparenza del codice, il software libero
sta lentamente prendendo piede nelle Pubbliche Amministrazioni di
tutto il mondo, sia per quanto riguarda le applicazioni di base
(desktop), che per quelle più avanzate (server, database,
networking, ecc.).
Tra gli obiettivi perseguiti attraverso le politiche di studio,
adozione e promozione del Software libero e Open Source da parte
di governi e amministrazioni pubbliche, vi è, peraltro, la
diffusione degli strumenti informatici e telematici tra la cittadinanza
e tra le imprese.
Per citare solo alcuni casi, in Francia il Ministero
della Difesa, il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'Economia,
Finanza e Industria stanno adottando soluzioni open source per i
loro uffici e per le loro funzioni amministrative.
In Spagna invece, il Ministero per la Pubblica
Amministrazione ha già scelto, a partire dal 1999, di migrare
postazioni di lavoro e server da Windows al Software Libero, mentre
si moltiplicano le iniziative da parte di agenzie, dipartimenti
ed enti locali e regionali: nella regione spagnola dell'Extremadura,
nell'ambito di un progetto europeo di sviluppo locale, un piano
per la connettività e l'alfabetizzazione informatica di popolazione
e piccole imprese ha visto la migrazione di tutti i computer della
regione (scuole, PA, piccole e medie imprese) da Windows ad una
versione ad hoc di Linux, GNU/Linex.
In Germania il consiglio municipale di Monaco ha
deciso nel 2003 di effettuare la migrazione a Linux di 14.000 sistemi
desktop, da completare nel 2008.
E, per finire, in Italia, nel 2004, una Commissione
promossa dal Ministero dell'Innovazione Tecnologica ha redatto una
“Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto
nella Pubblica Amministrazione”; alcuni enti locali (comuni,
province e regioni) italiani stanno promuovendo processi di migrazione
da software proprietario a software libero e open source nei loro
uffici e nelle istituzioni scolastiche, e stanno sostenendo iniziative
analoghe e formazione per le imprese.
In particolare, il Comune di Roma, ha annunciato
nel 2004 l'intenzione di migrare gradualmente tutto il suo parco
macchine a software libero: l'Incubatore di imprese sociali Inverso
è la prima struttura pubblica romana completamente equipaggiata
con sistema operativo GNU/Linux.
Bisogna tenere presente, peraltro, che quando si parla di Software
Libero e Open Source non si parla solamente di Linux ma di un'amplissima
gamma di programmi tra cui Firefox, Open Office, Gimp che funzionano
anche su Pc con sistema operativo Windows e stanno gradualmente
soppiantando gli equivalenti programmi proprietari. Allo stesso
tempo, molte aziende di punta nella produzione di software specialistici
proprietari (Oracle, SAP) supportano ormai distribuzioni dei loro
programmi adatte a girare su Linux e altri sistemi Open Source.
COSPA
Software Open Source nella Pubblica Amministrazione
http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_casi_di_adozione_di_software_libero
Apogeonline: “L'incessante galoppo dell'open source”
http://www.apogeonline.com/webzine/2006/02/10/05/200602100556
Punto informatico : “Il fisco francese passa ad Open Office”
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=56157
Apogeonline: “E l'open source non smette di crescere”
http://www.apogeonline.com/webzine/2005/10/25/05/200510250501
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|
· Esiste
della documentazione on line?
La documentazione relativa al Software Libero e
Open-Source è molto ricca ed abbondante e inoltre, all'interno
di ogni installazione normale, vi sono centinaia di "help",
"how-to" e manuali. Tantissima documentazione è
poi disponibile in rete, dove è possibile trovare anche diversi
forum, gruppi di discussione, tutorial. In genere, se si ha un problema,
è sufficiente digitare in un qualsiasi motore di ricerca
parole chiave (meglio se in inglese) che ne riassumono l'origine:
è facilissimo trovare persone che abbiano avuto la stessa
difficoltà, e, di conseguenza, è molto facile trovare
la sua soluzione.
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|
· Dove
posso trovare Software Libero e Open Source su Internet?
Un ampio ed aggiornato elenco di programmi Open
Source, divisi per applicazione e accompagnati dai link alle rispettive
pagine web, si può trovare all'indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_programmi_open_source
I seguenti due siti web ospitano invece migliaia di progetti di
sviluppo di Software Libero e Open Source e rappresentano quindi
un'altra utile risorsa per la ricerca di programmi ed informazioni:
http://www.freshmeat.net
e http://www.sourceforge.org/"
Esiste inoltre un sito che riporta le equivalenze tra i programmi
che “girano” su piattaforma Windows e quelli che “girano”
su piattaforma Linux:
http://www.linuxrsp.ru/win-lin-soft/index-italian.html
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|
· Bibliografia
e riferimenti utili
Appunti di informatica libera
Versione Online: http://a2.pluto.it/
Versione PDF stampabile (152.7 MB circa!) 9162 PAGINE : http://cdn.mirror.garr.it/mirrors/AppuntiLinux/PDF/a2-2006.04.01.a4.pdf
Stallman R., Codice Libero (Free as in
Freedom)
Apogeo, Milano 2003
Torvalds L., Diamond D. Rivoluzionario per caso. Come ho
creato Linux (solo per divertirmi).
Eric S. Raymond - La Cattedrale e il Baazar
Versione Online: http://www.apogeonline.com/openpress/cathedral
Open Source per le Pubbliche Amministrazioni e le Imprese
Atti del seminario
http://linuxday.gulch.crs4.it/2005/traccia-osppaai.xml
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