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pagine servite da Febbraio 2004

Linuxshell
FAQ SUL SOFTWARE LIBERO

Domanda
·  Cosa significa Open Source/Free Software/Software Libero?
·  Cosa indicano i termini “software proprietario”, Open Source, Free Software, Freeware, Shareware, etc.?
·  Cos'é Linux?
·  Il sistema operativo Linux é adatto ai soli esperti?
·  Cosa sono le distribuzioni Linux?
·  Si possono usare programmi di Windows avendo Linux come sistema operativo?
·  Esiste il pacchetto Microsoft Office per Linux?
·  Ci sono virus su Linux? Quanto è sicuro?
·  E' vero che il Software libero e Open source è gratuito?
·  Che garanzie di qualità può dare un software gratuito?
·  Cosa comporta per una piccola/media impresa il passaggio al Software Libero?
·  Quanto sono usati Linux e il software libero e open source nel mondo?
·  Esiste della documentazione on line?
·  Dove posso trovare Software Libero e Open Source su Internet?
·  Bibliografia e riferimenti utili
Risposta
·  Cosa significa Open Source/Free Software/Software Libero?

Software Libero (in inglese Free Software) e Open Source sono espressioni che indicano un software rilasciato con un particolare tipo di licenza che concede all'utente una serie di libertà, prime fra tutte quelle di visionare e modificare il codice alla base del programma, meglio detto “codice sorgente”, ovvero quel codice in cui le istruzioni che il programma dovrà eseguire sono elencate e definite in un linguaggio comprensibile dall'uomo e accompagnate da ulteriori commenti.
Sebbene vi siano differenze significative tra Free Software e Open Source Software, l'idea di fondo di entrambi è che, essendo disponibile all'utente l'accesso al codice sorgente, chiunque ha la possibilità di contribuire liberamente al programma, personalizzandolo e migliorandolo: il principio base di questa filosofia consiste infatti nella considerazione che grazie alla collaborazione libera e spontanea tra una comunità più vasta di utenti e programmatori, un programma può raggiungere un grado di funzionalità molto più elevato e completo rispetto ad un altro elaborato da un singolo gruppo chiuso di programmatori (tipicamente interni ad un'azienda) .
La Free Software Foundation e la Open Source Initiative sono espressione rispettivamente di due movimenti che hanno fini comuni ma motivazioni molto differenti: la FSF sostiene, con argomentazioni etiche, filosofiche e culturali, che il software, come espressione del libero pensiero, debba essere a disposizione di tutti al pari di qualsiasi conoscenza, scienza e disciplina; il movimento Open Source nasce invece con l'intento più pragmatico di agevolare l'uso e l'adozione di questo tipo di software da parte delle aziende, sulla base di motivazioni più strettamente tecnico-economiche e quindi con chiari obiettivi di sviluppo economico e commerciale.
Il software per la navigazione Internet (browser) Mozilla Firefox è un esempio di Software Free/Open Source: sviluppato e mantenuto da centinaia di collaboratori, è distribuito liberamente su Internet e la sua licenza di distribuzione (Mozilla Public License) lo rende compatibile sia con i criteri della Free Software Foundation sia con quelli della Open Source Initiative.


Free Software Foundation
Open Source Initiative

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·  Cosa indicano i termini “software proprietario”, Open Source, Free Software, Freeware, Shareware, etc.?

Per comprendere le differenti terminologie utilizzate, bisogna fare innanzitutto una distinzione tra la politica commerciale scelta dall'azienda o dal programmatore che ha sviluppato il software - e che decide di venderlo o di metterlo gratuitamente a disposizione degli utenti- e le modalità con cui questo software viene distribuito. Tali modalità – che sono contenute nella licenza (copyright) che l'utente deve accettare prima di installare il pacchetto software - ci dicono se il software viene distribuito in modalità “aperta” oppure “proprietaria”, indicandoci quindi le possibilità a noi concesse dal software che abbiamo appena comprato o scaricato gratuitamente da Internet. Nel caso più comune di un qualsiasi software proprietario usufruiremmo ad esempio della possibilità di installarlo ed eseguirlo, tuttavia non disporremmo della possibilità di copiarlo, modificarlo, studiarlo, ed eventualmente ridistribuirlo.
In conclusione non esiste alcuna relazione tra il fatto che un software sia gratuito o a pagamento e il fatto che il codice sorgente sia reso pubblico e disponibile o meno.

Software proprietario: il software proprietario viene fornito all'utente solo nel cosiddetto formato “eseguibile”, che può essere cioè riconosciuto e “letto” solo da un computer (“codice oggetto” o “binario”). Il codice sorgente del programma non viene quindi reso disponibile, per cui acquistando tale software, l'utente in realtà acquisisce, nella stragrande maggioranza dei casi dietro pagamento di somme di denaro anche cospicue, solo una “licenza d'uso” alquanto restrittiva, i cui termini, ad esempio, solitamente impediscono la copia del software e il suo utilizzo da parte anche dello stesso utente, ma su computer differenti.

Open Source/Free Software: in genere i due termini possono essere associati in quanto le diverse licenze d'uso con cui tale software viene rilasciato – distribuito – sono accomunate dal fatto che concedono all'utente la possibilità di accesso al codice sorgente (da cui il termine Open Source, in italiano Codice Sorgente Aperto). In generale, con tale modalità di distribuzione del software, non solo si ha la possibilità di vedere il codice sorgente alla base del programma stesso, ma si ha anche la libertà di modificarlo, copiarlo e distribuirlo liberamente. Di conseguenza, un programma libero può essere utilizzato per gli scopi più diversi, incluso quello commerciale.

Freeware: letteralmente 'Programma Gratuito'. A differenza del software Open Source, il codice sorgente del programma non è pubblico né disponibile. Il programma può essere comunque utilizzato gratuitamente dagli utenti ma vi possono essere restrizioni nel caso in cui gli utilizzatori decidano di servirsene per scopi commerciali. Ad esempio se un cittadino privato o un ente non profit scaricasse ed utilizzasse un software antivirus, non devrebbe pagare nulla; se fosse invece un piccolo Internet Service Provider a decidere di installarlo per proteggere i propri server e le caselle di posta dei propri utenti, costui dovrebbe acquistare obbligatoriamente la versione a pagamento.

Adware: possiamo tradurre questo termine con l'espressione 'Programma Sponsorizzato dalla pubblicità'. Tali software sono distribuiti gratuitamente ma, , per essere utilizzati, richiedono all'utente la visione di messaggi pubblicitari, ad esempio banner.

Shareware: si tratta di un programma che è possibile utilizzare soltanto per un periodo di tempo determinato, al termine del quale è necessario registrarsi, altrimenti il programma stesso smette di funzionare. In genere il costo per la registrazione di un programma shareware si aggira intorno ai 30-40 Euro, tuttavia alcuni di questi programmi continuano a funzionare anche nel caso in cui l'utente decida di non pagare il costo di registrazione, però con alcune funzionalità disabilitate.

Cfr. www.gnu.org/philosophy/categories.it.html

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·  Cos'é Linux?

Linux è il nucleo centrale (in termini tecnici denominato kernel) di un sistema operativo libero e aperto il cui nome completo è in realtà GNU/Linux.
Il sistema operativo è quel complesso insieme di software che permette ad un computer di far funzionare periferiche e programmi applicativi e di farli comunicare tra di loro: tra i sistemi operativi proprietari più conosciuti possiamo citare Windows XP e Windows 2003 Server , oppure UNIX o Mac OS.
Linux prende il suo nome dal ricercatore e programmatore finlandese Linus Torvalds, il quale, nel 1991, lanciò su Internet l'idea di realizzare un sistema operativo basato sui sistemi Unix ma alternativo alle sue versioni proprietarie allora maggiormente utilizzate nei laboratori di ricerca – troppo “pesanti” e troppo costose –, coinvolgendo in breve tempo migliaia di sviluppatori e semplici appassionati di tutto il mondo. Il nuovo sistema operativo libero andò via via prendendo forma sulla base di una mole di programmi e moduli software realizzati fino a quel momento nell'ambito del progetto GNU (Gnu'sNotUnix) della Free Software Foundation. Nel 1984 il suo fondatore e animatore, l'ex ricercatore dell'MIT di Boston, Richard Stallman, di fronte alla progressiva chiusura del software da parte delle grandi compagnie commerciali - che impediva di fatto quella che era stata fino ad allora una normale pratica di collaborazione tra i ricercatori e tra i programmatori informatici - aveva lanciato nella comunità degli sviluppatori l'analoga idea di realizzare un sistema operativo Unix based libero. Fino all'avvento del kernel Linux, al progetto GNU mancava proprio il nucleo centrale del sistema operativo. Solo dall'integrazione di questi due progetti (GNU e Linux) è nato dunque un sistema operativo completo e libero, appunto GNU/Linux, che, per semplicità, viene comunemente indicato con il termine Linux.
La mascotte e il logo di Linux è un pinguino di nome Tux.

Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Linux GNU Italian Linux Society
GNU
Italian Linux Society

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·  Il sistema operativo Linux é adatto ai soli esperti?

Inizialmente Linux era considerato un sistema operativo molto efficiente ed efficace per le applicazioni più avanzate, e, di fatto, era destinato ad utenti avanzati e ad esperti informatici. Tuttavia gli sforzi fatti negli ultimi dieci anni per rendere più semplice la sua installazione ed il suo utilizzo, hanno portato ad un sistema operativo maturo e “amichevole”, accompagnato da interfacce grafiche accessibili e comprensibili da qualsiasi utente dotato di conoscenze informatiche di base . Ne consegue che un utente abituato ad utilizzare i più comuni software “proprietari” - ad esempio per navigare in Internet, gestire la posta elettronica, lavorare su documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni – può affidarsi tranquillamente a programmi Open Source poiché questi sono equivalenti a quelli Windows e risultano altrettanto semplici da usare grazie a interfacce grafiche, comandi e funzioni molto simili, o in ogni caso facilmente intuibili: tra questi programmi, Mozilla Firefox, Mozilla Thunderbird e la suite OpenOffice.
In effetti, le versioni più recenti del sistema operativo Linux ne consentono oramai un utilizzo “amichevole” grazie al sistema di finestre, icone e menù del tutto analogo a quello di Windows.
Oltre a questa modalità Linux consente un accesso al sistema più diretto e mirato attraverso la cosiddetta “linea di comando” (detta anche terminale o shell), il cui aspetto è simile, per intenderci, al vecchio DOS (le cui funzionalità di base sono peraltro presenti anche nelle più recenti versioni di Windows).
Il livello e la libertà di interazione con il sistema garantito dalla linea di comando è in realtà uno dei punti di forza di Linux: tale linea consente infatti agli utenti più esperti di gestire operazioni complesse in modo efficace, evitando così che le risorse di calcolo vengano impiegate per far girare interfacce grafiche pesanti e superflue.
Per l' utente che vuole invece utilizzare il proprio computer semplicemente come una normale postazione di lavoro, i comandi testuali sono quasi del tutto superflui.
In ogni caso, tutto il Software Libero e Open Source è accompagnato da un'adeguata documentazione specifica - how-to e manuali - in grado di guidare l'utente inesperto anche attraverso i compiti e le funzioni apparentemente più complesse. A ciò bisogna poi aggiungere l'esistenza di una vasta comunità non solo di sviluppatori, ma anche di utenti del software libero, che, condividendo i valori fondanti della condivisione e della collaborazione, usufruiscono anche della possibilità di chiedere in qualsiasi momento aiuto e consiglio: una semplice ricerca su Google, nelle migliaia di forum dedicati all'argomento, può risolvere in breve tempo il 99% delle difficoltà cui può andare incontro un neofita di Linux.

Cfr. http://www.linux.org

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·  Cosa sono le distribuzioni Linux?

Il sistema operativo GNU/Linux viene diffuso attraverso un'ampia gamma di distribuzioni realizzate da comunità di sviluppatori o da società commerciali: esse non sono altro che differenti insiemi di software applicativi e di gestione, che ruotano intorno ad un cuore comune costituito dal kernel e da alcuni pacchetti di base. Tali distribuzioni si caratterizzano e si differenziano fra loro per alcuni aspetti: sono adattate alle differenti piattaforme hardware, sono presentate in una veste grafica riconoscibile e accattivante, possono essere destinate a specifiche esigenze d'uso, possono essere accompagnate da servizi complementari (assistenza, tutoraggio, aggiornamento, ecc.).
Le distribuzioni più diffuse in ambito desktop sono Fedora, Mandriva, Debian, Ubuntu, Suse, Mepis e Gentoo. Esistono anche delle distribuzioni eseguibili direttamente da CD, che non necessitano quindi di nessuna installazione sul proprio hard disk, come ad esempio Knoppix e altre distribuzioni derivate chiamate “distribuzioni live".
In conclusione, a differenza di quanto succede con Windows XP, l' utente che si procura ed installa una distribuzione di Linux, troverà installato sul proprio computer non solo il sistema operativo ma tanti altri programmi per l'office automation, la navigazione in Internet, la masterizzazione, fino ad arrivare a tutti i programmi per fare funzionare il proprio computer come un server di rete e di Internet.

Cfr. http://www.linux.org

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·  Si possono usare programmi di Windows avendo Linux come sistema operativo?

Un programma che si installa e funziona con Windows non si può installare su Linux e viceversa: i due sistemi operativi possono convivere sullo stesso PC ma in due partizioni differenti di uno stesso hard disk. Un utente che ha Linux come sistema operativo può vedere i file, i documenti e tutto il contenuto del disco Windows: ad esempio, tramite il programma OpenOffice.org. , un utente può leggere e scrivere un documento Word archiviato con Windows; al contrario, Windows non garantisce la piena compatibilità con Linux e quindi dalla partizione Windows non è possibile leggere e scrivere la partizione Linux e il suo contenuto.
Esistono poi dei cosiddetti “programmi emulatori” che riproducono per Linux il funzionamento e le caratteristiche di un sistema operativo Windows, permettendo pertanto di far funzionare con Linux gli stessi programmi che funzionano con Windows. Tale soluzione non è però banale e la sua efficacia è ancora subordinata all'hardware specifico in uso e al programma da far girare.
In conclusione, la soluzione ottimale è certamente duplice: da un lato è consigliabile adoperare le versioni per Linux dei programmi che si utilizzano con Windows (molti programmi di comune utilizzo hanno infatti le relative versioni per Linux); dall'altro è altrettanto consigliabile reperire i programmi equivalenti che svolgano sotto Linux le stesse funzioni dei programmi che girano sotto Windows: ad esempio, al posto di AutoCAD (Windows), si può usare Easy CAD (Linux) , o ancora, al posto di Photoshop (Windows), si può usare GIMP (Linux) .

Cfr http://www.linuxrsp.ru/win-lin-soft/index-italian.html

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·  Esiste il pacchetto Microsoft Office per Linux?

No, Microsoft ha finora dichiarato che non intende rilasciare una versione di Office per Linux. Come già detto precedentemente, questo inconveniente può essere ovviato grazie al programma equivalente OpenOffice.org, gratuito e disponibile sia per Windows che per Linux.

Cfr. http://it.openoffice.org/

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·  Ci sono virus su Linux? Quanto è sicuro?

Al momento attuale esistono pochissimi virus per Linux, si parla di poche decine contro le migliaia che invece aggrediscono le postazioni Windows. Con questo non si può affermare che Linux sia esente da virus, ma si può certamente dire che finora si è mostrato molto più immune rispetto ad altri sistemi operativi più popolari.
Secondo la popolare rivista americana PC Magazine alcuni studi indipendenti dimostrano che sistemi Linux possono restare in Internet per mesi prima di essere violati, mentre una macchina Internet con sistemi Windows ha un tempo di sopravvivenza di poche ore.

Cfr. http://www.pcmag.com/article2/0,1895,1813953,00.asp

Questo non è dovuto semplicemente al fatto che, essendo meno diffuso, c'è anche meno gente che si cimenta a scrivere virus per esso: Linux, come Unix, è progettato come "sistema sicuro", nel senso che al suo interno esistono protezioni a diverso livello: ad esempio, il normale utente non può eseguire comandi che possono compromettere i file di altri utenti e il sistema operativo.
Inoltre, sebbene sembri paradossale, il fatto che Linux sia Open Source rappresenta una grossa garanzia di sicurezza per diverse ragioni:
- innanzitutto chi pubblica un codice aperto sta molto più attento a cosa scrive rispetto a chi vende soltanto la scatola nera dell'eseguibile, in quanto il programma è ispezionabile da migliaia di esperti programmatori, e, di conseguenza, l'autore del codice rischia la reputazione se tale codice non è ben strutturato, pulito e, a suo modo, elegante;
- in secondo luogo, la comunità dei programmatori Open Source è molto collaborativa e se qualcuno trova un punto debole nel programma, si affretta a segnalarlo o addirittura a riscrivere la parte di programma in questione, la quale sarà implementata nella nuova versione ufficiale solo dopo essere stata controllata e testata da altri programmatori.
A dimostrazione di questo fatto molti governi e società governative preferiscono utilizzare software Open Source piuttosto che software proprietari di cui non conoscono e non possono conoscere tutti i contenuti e le funzionalità.

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·  E' vero che il Software libero e Open source è gratuito?

Non sempre un software libero e aperto è anche gratuito, tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, è proprio così, soprattutto per quanto riguarda i software applicativi, ovvero quei software standard che non richiedono particolari personalizzazioni, come ad esempio Firefox o OpenOffice: questi si possono tranquillamente scaricare da Internet o trovare, come succede ormai sempre più di frequente, all'interno di DVD e CD inclusi nelle riviste informatiche in edicola.
Ad esempio la rivista PC Magazine nel numero di Giugno 2006 aveva un inserto speciale dal titolo “100 programmi open source per Windows”. Il progetto The Open CD (e la sua versione italiana, curata dagli studenti del Politecnico di Torino) offre la possibilità di scaricare liberamente e masterizzare su cd una ricca e aggiornata raccolta di programmi liberi e Open Source destinati a girare su sistemi operativi Windows. Esistono poi delle imprese che, per accogliere le richieste del mercato, offrono dei DVD a pagamento per cui il cliente non paga il software ma soltanto i servizi ad esso connessi, come l'assistenza, la documentazione, gli aggiornamenti gratuiti, la formazione. Quando ad esempio una grande azienda decide di passare a Linux e all'Open Source si può rivolgere a multinazionali come Suse o Red Hat, che offrono soluzioni a pagamento per tutti i servizi connessi e sono quotate in borsa per milioni di dollari. In termini di prezzo, comunque, una distribuzione a pagamento di Linux, completa di tutti i pacchetti per una postazione di lavoro o per un server, ha dei prezzi estremamente inferiori rispetto all'equivalente software proprietario.

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·  Che garanzie di qualità può dare un software gratuito?

La maturità e la qualità del software Free e Open Source è ormai un dato di fatto riconosciuto dalla stessa concorrenza “proprietaria”. Alcuni semplici dati possono confermare la qualità, l'affidabilità e la sicurezza di questo modello di sviluppo e dei relativi prodotti: il miglior software del 2005 secondo la rivista PC WORLD è Firefox, prodotto Open Source.
Cfr. “The 100 Best products of 2005” http://www.mozilla.com/press/awards.html

Quasi il 70% dei siti Internet funziona grazie ad Apache, server WEB Open Source.
Secondo un'indagine della IDABC (Interoperable Delivery of European eGovernment Services to Public Administrations, Businesses and Citizens) quasi il 50% della Pubblica Amministrazione Europea già usa software Open Source.
Cfr. http://ec.europa.eu/idabc/en/document/2623/5585#study

Infine la società americana Gartner Groups, leader nella consulenza per il mondo ICT, afferma, tramite il suo vicepresidente, che i prodotti open source sono ormai maturi per il mercato, e che il futuro vedrà delle piattaforme miste con software proprietario e aperto insieme.
Cfr. http://www.zdnetasia.com/news/software/0,39044164,39370590,00.htm

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·  Cosa comporta per una piccola/media impresa il passaggio al Software Libero?

Esistono grandi discussioni sul fatto che la migrazione al software libero e aperto non sia poi così “indolore” da un punto di vista economico per un'impresa. I difensori del software proprietario sostengono che l'analisi approfondita del Total Cost of Ownership - cioè la spesa che un'impresa deve sostenere per installare, gestire, utilizzare e manutenere la propria rete informatica - dimostra che la migrazione è costosa e inefficiente; allo stesso tempo però i sostenitori del software libero presentano indagini che evidenziano l'esatto contrario. In realtà queste analisi si riferiscono di solito alle strutture informatiche delle grandi organizzazioni.
Se si considerano invece le Piccole e Medie Imprese (PMI), si possono ipotizzare due scenari alternativi di passaggio da software proprietario a Software libero e open source:
1. Approccio parziale: utilizzo di programmi applicativi Open Source su una piattaforma Windows
2. Approccio totale: utilizzo di programmi applicativi Open Source su piattaforma Linux.

1. Approccio parziale : In tale scenario sono soltanto gli applicativi necessari all'interno dell'azienda ad essere sostituiti da software Open Source, e non tutto il sistema operativo; infatti, la maggior parte del software di uso comune all'interno di un'azienda presenta degli equivalenti open source adattati per girare anche su piattaforme proprietarie (in particolare Windows e MacOS).
Qui di seguito vengono presentati a titolo esemplificativo alcuni prodotti Open Source che potrebbero soddisfare le esigenze di base di una PMI :
- Pacchetto di office automation: OpenOffice.org
- Internet: Mozilla Firefox
- Posta elettronica: Mozilla Thunderbird
- Grafica: Gimp
- Multimedia: VLC player
Esiste in realtà un grandissimo numero di programmi Open source per le applicazioni più disparate, dalla sicurezza informatica (firewall e antivirus) agli strumenti di amministrazione di sistemi e reti informatiche, dalla gestione di databases all'editing di pagine web, dal CAD alla modellazione 3D all'editing audio e video alla telefonia su Internet , etc.

I costi delle licenze
La stragrande maggioranza dei programmi Open Source (e tutti quelli sopra indicati) sono gratuiti e liberamente scaricabili da Internet. Se da un lato ciò consente un notevole risparmio sui costi delle licenze dei principali pacchetti applicativi (ad esempio Microsoft Office o AutoCAD), dall'altro in questo approccio rimangono naturalmente invariati i costi associati con il sistema operativo.

Il costo di formazione
Un utente che abbia già delle buone basi informatiche - che sappia cioè usare correttamente un word editor, come Word di Microsoft Office, oppure un foglio di calcolo come Excel - non ha bisogno di formazione supplementare di fronte alla suite di OpenOffice, in quanto i programmi equivalenti come Writer e Calc hanno comandi e menù del tutto identici. Per gli altri programmi valgono considerazioni analoghe.

Compatibilità con i formati dei documenti prodotti con software proprietario

Mentre tutti i programmi Open Source garantiscono piena interoperabilità e compatibilità con i formati del software proprietario, non è sempre vero il contrario. Ad esempio, un utente che lavora con la suite OpenOffice di Linux, può sia aprire documenti prodotti con la suite di Microsoft Office, sia salvare i documenti nei formati di Microsoft Office. Di conseguenza non vi sarà alcun problema di scambio di files fra utenti che usano i due sistemi operativi

2.Approccio totale:In questo scenario tutto il software proprietario installato sui computer aziendali, stazioni di lavoro e server, viene sostituito da software libero e open source, a partire proprio dal sistema operativo. Tutti i programmi citati nella sezione precedente hanno naturalmente anche delle versioni per piattaforma Linux, per cui la migrazione risulta estremamente semplificata, soprattutto se già sì è acquisita familiarità con essi attraverso l'approccio parziale.

I costi delle licenze
Come già detto, il sistema operativo Linux è distribuito gratuitamente. Esistono tuttavia delle aziende come Suse e Red Hat che offrono delle versioni a pagamento accompagnate da manualistiche, servizi di assistenza e di call center, contratti di manutenzione e aggiornamento. In generale, una distribuzione gratuita scaricata da Internet o allegata ad una rivista informatica di settore è più che sufficiente alle necessità di una PMI, e, inoltre, tutti gli aggiornamenti che si possono fare grazie ad Internet, sono anch'essi gratuiti. Di conseguenza, il risparmio legato alla scelta di applicazioni open source piuttosto che proprietarie, si aggiunge ad un risparmio ancora maggiore relativo ai costi delle licenze del sistema operativo.

Il costo della formazione
Avendo a che fare con un sistema operativo diverso, generalmente è sufficiente dedicare qualche ora - mediamente una decina - per imparare le differenze tra le piattaforme Linux e Windows.

Compatibilità con i formati dei documenti prodotti con software proprietario
Come nello scenario precedente, è garantita anche in questo caso la piena compatibilità dei formati. L'accessibilità ai file non dipende infatti dal sistema operativo utilizzato ma dai programmi che li interpretano, in questo caso OpenOffice.
Cfr. http://www.linux.org

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·  Quanto sono usati Linux e il software libero e open source nel mondo?

Trattandosi di un sistema libero, non è facile effettuare una stima reale del numero di utenti, organizzazioni ed enti che utilizzano Linux nel mondo. Si parla comunque di parecchie decine di milioni di utenze, e tutti gli esperti del settore indicano delle stime di crescita in rapido aumento.
Il giro di affari legato al software Open Source è cresciuto di dieci volte tra il 2001 e il 2004. Molte le aziende, informatiche e non, che in tutto il mondo si rivolgono ormai a sistemi e programmi liberi. Molte anche le società leader dell'informatica (IBM, Hp/Compaq, Sun, Dell, tra le altre) che si stanno proponendo al mercato in qualità di distributori e specialisti Linux. Apache, un software Open Source di base per la gestione avanzata di siti web (web server), guida ormai il mercato con una penetrazione del 70% dei server a livello globale, e percentuali analoghe per quelli della Pubblica Amministrazione. Inoltre, grazie alle sue caratteristiche di economicità e trasparenza del codice, il software libero sta lentamente prendendo piede nelle Pubbliche Amministrazioni di tutto il mondo, sia per quanto riguarda le applicazioni di base (desktop), che per quelle più avanzate (server, database, networking, ecc.).
Tra gli obiettivi perseguiti attraverso le politiche di studio, adozione e promozione del Software libero e Open Source da parte di governi e amministrazioni pubbliche, vi è, peraltro, la diffusione degli strumenti informatici e telematici tra la cittadinanza e tra le imprese.
Per citare solo alcuni casi, in Francia il Ministero della Difesa, il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'Economia, Finanza e Industria stanno adottando soluzioni open source per i loro uffici e per le loro funzioni amministrative.
In Spagna invece, il Ministero per la Pubblica Amministrazione ha già scelto, a partire dal 1999, di migrare postazioni di lavoro e server da Windows al Software Libero, mentre si moltiplicano le iniziative da parte di agenzie, dipartimenti ed enti locali e regionali: nella regione spagnola dell'Extremadura, nell'ambito di un progetto europeo di sviluppo locale, un piano per la connettività e l'alfabetizzazione informatica di popolazione e piccole imprese ha visto la migrazione di tutti i computer della regione (scuole, PA, piccole e medie imprese) da Windows ad una versione ad hoc di Linux, GNU/Linex.
In Germania il consiglio municipale di Monaco ha deciso nel 2003 di effettuare la migrazione a Linux di 14.000 sistemi desktop, da completare nel 2008.
E, per finire, in Italia, nel 2004, una Commissione promossa dal Ministero dell'Innovazione Tecnologica ha redatto una “Indagine conoscitiva sul software a codice sorgente aperto nella Pubblica Amministrazione”; alcuni enti locali (comuni, province e regioni) italiani stanno promuovendo processi di migrazione da software proprietario a software libero e open source nei loro uffici e nelle istituzioni scolastiche, e stanno sostenendo iniziative analoghe e formazione per le imprese.
In particolare, il Comune di Roma, ha annunciato nel 2004 l'intenzione di migrare gradualmente tutto il suo parco macchine a software libero: l'Incubatore di imprese sociali Inverso è la prima struttura pubblica romana completamente equipaggiata con sistema operativo GNU/Linux.
Bisogna tenere presente, peraltro, che quando si parla di Software Libero e Open Source non si parla solamente di Linux ma di un'amplissima gamma di programmi tra cui Firefox, Open Office, Gimp che funzionano anche su Pc con sistema operativo Windows e stanno gradualmente soppiantando gli equivalenti programmi proprietari. Allo stesso tempo, molte aziende di punta nella produzione di software specialistici proprietari (Oracle, SAP) supportano ormai distribuzioni dei loro programmi adatte a girare su Linux e altri sistemi Open Source.

COSPA Software Open Source nella Pubblica Amministrazione

http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_casi_di_adozione_di_software_libero

Apogeonline: “L'incessante galoppo dell'open source” http://www.apogeonline.com/webzine/2006/02/10/05/200602100556

Punto informatico : “Il fisco francese passa ad Open Office”
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=56157

Apogeonline: “E l'open source non smette di crescere” http://www.apogeonline.com/webzine/2005/10/25/05/200510250501

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·  Esiste della documentazione on line?

La documentazione relativa al Software Libero e Open-Source è molto ricca ed abbondante e inoltre, all'interno di ogni installazione normale, vi sono centinaia di "help", "how-to" e manuali. Tantissima documentazione è poi disponibile in rete, dove è possibile trovare anche diversi forum, gruppi di discussione, tutorial. In genere, se si ha un problema, è sufficiente digitare in un qualsiasi motore di ricerca parole chiave (meglio se in inglese) che ne riassumono l'origine: è facilissimo trovare persone che abbiano avuto la stessa difficoltà, e, di conseguenza, è molto facile trovare la sua soluzione.

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·  Dove posso trovare Software Libero e Open Source su Internet?

Un ampio ed aggiornato elenco di programmi Open Source, divisi per applicazione e accompagnati dai link alle rispettive pagine web, si può trovare all'indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_programmi_open_source

I seguenti due siti web ospitano invece migliaia di progetti di sviluppo di Software Libero e Open Source e rappresentano quindi un'altra utile risorsa per la ricerca di programmi ed informazioni:
http://www.freshmeat.net e http://www.sourceforge.org/"

Esiste inoltre un sito che riporta le equivalenze tra i programmi che “girano” su piattaforma Windows e quelli che “girano” su piattaforma Linux:
http://www.linuxrsp.ru/win-lin-soft/index-italian.html

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·  Bibliografia e riferimenti utili

Appunti di informatica libera
Versione Online: http://a2.pluto.it/
Versione PDF stampabile (152.7 MB circa!) 9162 PAGINE : http://cdn.mirror.garr.it/mirrors/AppuntiLinux/PDF/a2-2006.04.01.a4.pdf

Stallman R., Codice Libero (Free as in Freedom)
Apogeo, Milano 2003

Torvalds L., Diamond D. Rivoluzionario per caso. Come ho creato Linux (solo per divertirmi).

Eric S. Raymond - La Cattedrale e il Baazar
Versione Online: http://www.apogeonline.com/openpress/cathedral

Open Source per le Pubbliche Amministrazioni e le Imprese
Atti del seminario
http://linuxday.gulch.crs4.it/2005/traccia-osppaai.xml

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