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pagine servite da Febbraio 2004

 Petizione alla Commissione Europea affinchè si pronunci contro la legge Urbani

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Da petitiononline

La discussione sulla legittimità dello scambio e della condivisione di contenuti digitali attraverso l'intero Globo sta alimentando la contrapposizione tra chi si fa portatore dell'interesse alla libera circolazione delle idee, delle informazioni e della cultura e chi, viceversa, si erge a paladino dei diritti di privativa esistenti su larga parte di questi contenuti.

Entrambe le opposte visioni contengono un nucleo di verità: un sistema davvero liberale non può negare i diritti di autori ed inventori sulle proprie creazioni; ma, in nome di tali diritti, non può neppure impedire alle informazioni di circolare liberamente. Appare necessario, pertanto, trovare un giusto punto di equilibrio, che autorizzi - a certe condizioni ed in certi limiti - la libera condivisione delle informazioni, tutelando nel contempo i legittimi titolari dei diritti su quelle informazioni. E proprio sull'individuazione di questo punto di equilibrio, il recente e vivacissimo dibattito in corso tra gli intellettuali e nelle istituzioni europee ha mostrato una caleidoscopica varietà di accenti ed ha suscitato una vitale ed inaspettata partecipazione da parte della società civile. In questo quadro, è sconsolante dover osservare che solo il Governo italiano ha scelto di tacitare - facendo uso di un deprecabile "ostruzionismo della maggioranza" - ogni voce dissonante rispetto a quella della lobby dei gruppi industriali, ed in nome della tutela del diritto d'autore e di una malintesa tutela della cultura italiana ha imboccato la strada della repressione criminale della libera condivisione delle informazioni e del controllo censorio della creatività. Lo ha fatto con l'adozione di due leggi - la n. 106 e la n. 128 del 2004 - che rischiano di contribuire in modo determinante al regresso civile e culturale dell'Italia. Ed in questa miope rincorsa verso un censorio e generalizzato proibizionismo informativo, con la legge n. 128 del 2004, la Repubblica italiana ha dimostrato di non tenere in alcuna considerazione la sua appartenenza all'Unione Europea, violando apertamente alcune direttive comunitarie e trascurando il disposto degli artt. 11 e 17 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Per questa ragione, con la presente petizione, chiediamo pubblicamente: alla Commissione europea, perdurando la vergognosa inerzia delle istituzioni italiane, di procedere contro la Repubblica italiana per la grave inosservanza delle normative europee - in particolare delle direttive 2000/31/CE e 2001/29/CE - in tema di armonizzazione della normativa del mercato comune interno. www.petitiononline.com



 
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